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Le curiosità sulla MotoGP che non conoscevi

MotoGP
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La MotoGP è la massima categoria delle corse su due ruote e ogni anno regala svariati weekend pieni di emozioni a tutti gli amanti dei motori. Il campionato 2024 vede duellare in vetta alle classifiche soprattutto Jorge Martin, Francesco Bagnaia e Marc Marquez, i tre centauri che hanno anche più alte probabilità di chiudere la stagione al primo posto secondo le scommesse sulla MotoGP, ma anche in base ai pronostici di tifosi e stampa. In pochi, però, sono a conoscenza di alcune curiosità e caratteristiche legate a questo sport. L’organizzazione di un Gran Premio richiede d’altronde una meticolosità non indifferente e molti particolari non vengono sempre resi noti al grande pubblico.

Nell’immaginario collettivo, ad esempio, quando si arriva a festeggiare una vittoria fa capolino sul podio la classica bottiglia di spumante, da stappare per inondare chiunque si trovi nelle vicinanze. Un vero e proprio rituale, che però non viene rispettato del tutto quando si corre nei Paesi musulmani. La religione islamica vieta infatti il consumo di qualsiasi alcolico e il primo in classifica si limita a maneggiare un’altra bevanda. Altrettanto accade nel Bahrein, benché da quelle parti non ci siano impedimenti in tal senso. Tuttavia, sul circuito di Manama è l’acqua di rose a scorrere.

Un particolare piuttosto singolare riguarda le tute indossate dai piloti protagonisti delle gare. Ad occhio nudo si può notare facilmente che siano cucite con un materiale poco comune ed infatti si tratta per la precisione di pelle di canguro. L’ideale per prevenire infortuni e limitare danni dovuti ad urti e abrasioni. La pelle di canguro si distingue sia per la leggerezza sia per la resistenza, pertanto risulta comunque molto comoda per chi la indossa e non limita l’agilità dei piloti nemmeno nelle fasi più concitate di una corsa. Ancora oggi non è stato individuato un materiale più idoneo di questo per uno sport in cui il contatto con l’asfalto può capitare spesso e volentieri.

E per quanto riguarda record e statistiche? In una disciplina motoristica non sorprende che si raggiungano velocità importanti, ma i primati vengono riscritti piuttosto di frequente. Qualche anno fa Andrea Iannone aveva firmato un nuovo record arrivando a 354,9 km/h, ma nel 2021 c’è chi ha fatto ancora meglio. Fino al 2023 il record apparteneva a Johann Zarco con 360 km/h e si pensava che fosse divenuto ormai impossibile superare tale soglia, invece durante la sprint race del Gran Premio d’Italia del 2023 il sudafricano Brad Binder della KTM è stato in grado di correre ad una velocità massima di 366,1 km/h. La sfida per andare a caccia di un ulteriore primato è aperta, ma da allora nessuno è più riuscito a giungere a tanto.

Poco importa se Iannone non potrà più essere ricordato a lungo nella storia della MotoGP. L’Italia conserva comunque un ruolo dominante in questo sport. Si tratta d’altronde del Paese con il maggior numero di case motociclistiche, ben 12, che si sono aggiudicate almeno una volta il campionato mondiale. Il pilota che ha vinto il maggior numero di Gran Premi è tuttora Giacomo Agostini con 123 successi. Valentino Rossi rimane però il solo ad aver trionfato sia nella MotoGP sia in altre 3 classi, vale a dire 125, 250 e 500. Più di recente Francesco Bagnaia ha conseguito invece il maggior punteggio nell’arco di una singola stagione di MotoGP, arrivando a quota 467 nel 2023, complice l’introduzione delle sprint race. Anche in virtù delle varie modifiche al regolamento, le statistiche dei piloti possono cambiare periodicamente e lasciano maggiore spazio a curiosità di tutti tipi.

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